DAVID WEISS. Il sogno di Casa Aprile

Visite guidate con Virginia Marano, co-curatrice della mostra, e Daphne Piras, storica dell’arte

Attraverso oltre duecento opere provenienti da archivi pubblici e privati, la mostra David Weiss. Il sogno di Casa Aprile. Carona 1968-1978 ripercorre per la prima volta la storia della comunità artistica fiorita tra le mura di Casa Aprile a Carona. In questo luogo sospeso, il giovane David Weiss – futuro membro del duo Fischli/Weiss – scopre l’arte come gesto quotidiano e collettivo. Fin dai primi del Novecento, Carona si configura come un luogo di passaggio e rifugio per personalità che si muovono tra arte, scrittura e impegno politico. Tra la fine degli anni Sessanta e Settanta, Casa Aprile – residenza acquistata da Meret Oppenheim – diventa il cuore pulsante di straordinarie esperienze artistiche di respiro internazionale. Tra i protagonisti di questa intensa stagione c’è David Weiss (Zurigo, 1946-2012), attorno al quale si raccoglie
una comunità di artisti, tra cui Esther Altorfer, Anton Bruhin, Maria Gregor, Matthyas Jenny, Urs Lüthi, Penelope Margaret Macworth-Praed,
Iwan Schumacher, Peter Schweri e Willy Spiller. La mostra ne restituisce lo spirito attraverso disegni, diari, lettere, fotografie e suoni, offrendo
anche uno sguardo sulle origini del linguaggio visivo di Weiss: tra umorismo, psichedelia e poesia del quotidiano, che si rivelano premesse
della sua produzione successiva all’interno del celebre duo Fischli/Weiss.